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Dino Zoff fa 75: cinque grandi partite

Per festeggiare il 75esimo compleanno di Dino Zoff, UEFA.com ricorda cinque grandi partite disputate con la nazionale e la Juventus dal "monumento del calcio italiano".

Dino Zoff solleva la Coppa del Mondo
Dino Zoff solleva la Coppa del Mondo ©Bob Thomas/Getty Images

Dino Zoff compie 75 anni a oltre tre decenni dal trionfo mondiale e 49 anni dopo aver guidato l'Italia sul tetto d'Europa. 'Il monumento del calcio italiano' - 112 presenze in nazionale - è una delle figure più rispettate in Italia - "Ho sempre preferito i fatti alle parole", la sua spiegazione – e da allenatore ha anche guidato gli Azzurri fino alla finale di UEFA EURO 2000.

Dalle otto uova al giorno che sua nonna gli faceva bere per crescere quando aveva 14 anni ed era alto solo 1.60m fino alla famosa partita a carte con il presidente Sandro Pertini, Enzo Bearzot e Franco Causio sull'aereo di ritorno da Madrid dopo che aveva sollevato la Coppa del Mondo a 40 anni, quella di Zoff è una figura di culto in Italia. UEFA.com festeggia il compleanno dell'ex portiere di Udinese Calcio, AC Mantova, SSC  Napoli e, soprattutto, Juventus, ricordando cinque partite della sua grande carriera.

10 giugno 1968: Italia - Jugoslavia 2-0, finale Europei UEFA 1968
Zoff inizia la carriera azzurra con il botto. Ha 26 anni quando debutta al posto di Enrico Albertosi  in occasione del ritorno dei quarti contro la Bulgaria con l'Italia che vince 2-0 e ribalta la sconfitta per 3-2 di Sofia. Confermato titolare nella fase  finale a quattro squadre, Zoff resta imbattuto anche nella semifinale contro l'Unione Sovietica quando gli Azzurri passano grazie alla monetina.

La Jugoslavia domina poi la finale di Roma con Zoff che limita i danni permettendo agli Azzurri di agguantare il pari nel finale. Alla quarta presenza in nazionale - il successo per 2-0 nella ripetizione della finale - Zoff è già campione d'Europa mantenendo ancora un volta la porta inviolata. "Abbiamo avuto grossi problemi contro la Jugoslavia - ammette Zoff -. A essere onesti non meritavamo di pareggiare la prima finale. Però nella ripetizione abbiamo giocato una gara perfetta".

14 novembre 1973: Inghilterra - Italia 0-1, amichevole
Fabio Capello segna il gol più famoso della sua carriera da giocatore, ma la prima vittoria dell'Italia a Wembley non sarebbe arrivata senza una lunga serie di 'miracoli' di Zoff, due nel primo tempo sulle conclusioni di Tony Currie, uno nella ripresa sul tiro di Emlyn Hughes.

La partita fa parte della famoso record mondiale di imbattibilità di Zoff (1.142 minuti). Secondo dietro Johan Cruyff nelle votazioni per il pallone d'Oro del 1973, alla vigilia dei Mondiali del 1974, la foto di Zoff appare sulla prima pagina di Newsweek con il semplice ma efficace titolo: "The world's best."

18 maggio 1977: Athletic Club - Juventus 2-1 (and. 0-1), ritorno finale Coppa UEFA
La Juventus va a Bilbao dopo il successo per 1-0 dell'andata a Torino e segna subito con Roberto Bettega. L'Athletic, nella bolgia del San Mamés, reagisce e ribalta il risultato con Javier Irureta e Carlos Ruiz. La solita prestazione di Zoff limita però i danni per i bianconeri, che conquistano il trofeo.

"Dopo il loro secondo gol, Zoff calciò via il pallone dalla rete - ricorda Giovanni Trapattoni -. Mi chiese quanti minuti mancavano. Gli ho detto che ne mancavano 12 e lui non nascose la sua preoccupazione. Sembrava difficile poter resistere. Poi passarono i minuti e il sorriso tornò sul volto del portiere più forte al mondo".

15 marzo 1978: Juventus - AFC Ajax 1-1, 4-1 dcr (and. 1-1), ritorno quarti di finale di Coppa dei Campioni
Forse la migliore prestazione di Zoff in questa competizione, che finisce con il portiere sommerso dall'abbraccio dei compagni e i tifosi che cantano il suo nome sugli spalti: "Dino, Dino". Doppio 1-1 e si va ai rigori. L'Ajax non ne segna nessuno, Zoff blocca a terra i tiri di Ruud Geels e Pim van Dord.

La Juventus sarebbe poi uscita in semifinale e Zoff non avrebbe più vinto quel trofeo, perdendo due finali. L'ultima nel 1983, 1-0 per l'Hamburger SV con gol di Felix Magath ad Atene. "E' la più grande delusione della mia carriera - ricorda Zoff -. Avevamo una squadra fortissima con molti giocatori che avevano vinto il Mondiale e campioni come Michel Platini e Zbigniew Boniek. Siamo arrivati in finale senza mai perdere, poi quel tiro di Magath..."

5 luglio 1982, Italia - Brasile 3-2, seconda fase a gironi Coppa del Mondo FIFA 1982 
Al Brasile, grande favorito, basta un pareggio per approdare in semifinale e con gli Azzurri in vantaggio 3-2 grazie alla famosa tripletta di Paolo Rossi la formazione sudamericana attacca a pieno organico. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, il difensore centrale Oscar indirizza verso la porta italiana un potente colpo di testa, ma Zoff si tuffa alla sua sinistra e blocca il pallone proprio sulla linea.  

“Non è stata la mia parata più bella, ma probabilmente è stata la più importante - ricorda Zoff -. Sapevo che il pallone non aveva oltrepassato la linea, ma è stato terribile aspettare la decisione dell'arbitro mentre i brasiliani chiedevano a gran voce il gol". Quel salvataggio permette all'Italia di approdare in semifinale e di battere la Polonia prima di trionfare 3-1 sulla Germania Ovest in finale. Zoff avrebbe alzato al cielo la Coppa del Mondo a 40 anni compiuti, diventando il calciatore più ‘vecchio’ ad essere riuscito nell'impresa.

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